
Il pampepato Vogliamo riportarvi in clima natalizio. Il pampepato è sicuramente uno degli immancabili sulle nostre tavole. Dall'8 di dicembre, chi prima e chi dopo, ogni umbro ne ha sfornati sicuramente a decine, tanti da averne ancora in dispensa. Ecco la nostra ricetta.
AVIGLIANO UMBRO – 11 Gennaio 2020 – Uno dei nostri, di tutti, dolci preferiti, quello che più di tutti fa discutere. “Ma non se sente il pepe”, “Ma se scrive panpepato o pampepato?”, “No, ma c’hai messo troppi canditi”. Quante volte ci è successo? Naturalmente non saremo noi a risolvere queste diatribe.
Un po’ di storia Cos’è il pampepato? Un sentimento che, anche dopo aver mangiato un pranzo intero, anche dopo dopo pandoro e panettone, non si può rifiutare. In Italia il Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali lo ha riconosciuto come prodotto tradizionale delle regioni Umbria, Toscana e Emilia-Romagna, principalmente lo rivendicano le città di Terni, Siena e Ferrara. L’unico riconosciuto come prodotto IGP è il pampepato di Ferrara.
Il Pampepato ternano Da molto tempo oltre 40 soggetti hanno intrapreso il “viaggio” che porta al riconoscimento della ricetta IGP, tra i vari soggetti coinvolti il Comune di Terni, il Comune di Narni e l’istituto superiore alberghiero Casagrande. A fine dicembre scorso è iniziato l’ultimo step, alla Commissione Europea è arrivata la documentazione del Ministero per ottenere il marchio riconosciuto a livello europeo ed internazionale. Gli ingredienti della ricetta IGP sono: noci, nocciole, mandorle, pinoli (facoltativi), cioccolato fondente, arancia candita, cedro candito, uva passa, miele, caffè liquido, cacao amaro in polvere, pepe, cannella, noce moscata, mosto cotto e farina.
La nostra ricetta Sicuramente ogni lettore avrà le sue dosi ed i suoi segreti, la ricetta che si tramanda da generazioni, per questo motivo si ometteranno le quantità precise. Segreto professionale.
Ingredienti:
frutta secca: nocciole, mandorle, pinoli, noci;
canditi di cedro e arancio;
uvetta;
noce moscata;
cannella;
buccia di limone e di arancio;
caffè, vermouth e mosto cotto;
pepe;
cacao amaro e zuccherato;
miele;
zucchero.
Preparazione
In una ciotola unire nocciole, mandorle, pinoli, noci, canditi, uvetta (uva sultanina), noce moscata, cannella. Dopo una prima mescolata grattugiare mezza buccia di limone e di arancio, il caffè ed il vermouth, il mosto cotto ed infine un immancabile ingrediente segreto. Unire un cucchiaio, a sentimento, di pepe, il cacao amaro e il cacao zuccherato.
Nel frattempo a bagno maria sciogliere il cioccolato fondente con il miele e lo zucchero.
Una volta sciolto unire tutto e mescolare per bene. Alla fine si unisce la farina, quanto basta per far staccare l’impasto dalle pareti della ciotola. Si formano i panetti delle dimensioni tipiche e si inforna a 180° per 10 minuti circa.